top of page

BLOG

"Se vuoi qualcosa dalla vita 

allunga la mano e prendila"

OLIO: Tipologie


Oltre al classico olio d'oliva ed olio extra vergine d'oliva, esistono in commercio diverse varietà di olio, come avocado, cocco, semi ecc. Per ogni tipologia d'olio esiste anche un particolare tipo di estrazione. L'olio di semi è conosciuto per essere ricco di Omega-3 e Omega-6, ideale per prevenire il colesterolo alto.

Esistono due diversi meccanismi di estrazione, quella chimica e quella meccanica.


  1. Estrazione chimica: E' un tipo di processo chimico che adopera solventi organici ad elevate temperature, rendendo l'olio conservabile più a lungo e dall'aspetto più invitante. Questa particolare estrazione, a cui segue un processo di raffinazione, comporta la perdita della maggior parte degli importanti nutrienti in esso contenuti, rendendolo più "povero".

  2. Estrazione meccanica: Questo tipo di lavorazione invece è più naturale e salutare, perchè, tramite l'estrazione meccanica a freddo di apposite presse, si ottiene un olio che non viene raffinato e permette di mantenere intatte tutte e proprietà nutritive, tra cui sali minerali, vitamine e acidi grassi polinsaturi. In questo modo si otterrà un olio biologico, ma dal prezzo maggiorato e di difficile reperibilità.

Gli oli vegetali maggiormente in commercio vengono comunemente lavorati tramite estrazione chimica per poi essere raffinati, per questo sono considerati potenzialmente tossici per la nostra salute. E' dunque preferibile acquistare oli biologici, assicurandosi che sia stata effettuata una spremitura meccanica a freddo. In linea generale è buona norma adoperare questi oli in cucina a crudo, per non perderne le proprietà benefiche.

Io nelle mie ricette tendo a variarne spesso l'utilizzo, per poter trarne i giovamenti di ognuno.

Vediamo insieme le varie tipologie più conosciute:

  • Olio di avocado: Questo olio è particolarmente indicato per persone che soffrono di secchezza cutanea per i suoi principi nutrienti ed idratanti. E' associato all'olio d'oliva per il quantitativo di acidi grassi che lo compongono ed è ricco di vitamina E e carotenoidi. E' un olio adatto da usare sia crudo come insaporitore sia come olio da frittura. Non irrancidisce facilmente, per questo motivo non è necessaria la conservazione in frigo.

  • Olio di cocco: L’olio di cocco lo si può utilizzare in cucina anche riscaldato, dato che la sua struttura rimane intatta quando viene a contatto con il calore e non produce sostanze tossiche o nocive. Grazie ad esso possiamo trarre maggiore energia e rafforzare il nostro metabolismo. Allevia il mal di gola e tiene a bada gli zuccheri nel sangue. Va conservato in frigorifero una volta aperto.

  • Olio di mandorle dolci: Il suo sapore molto dolce lo rende perfetto per essere abbinato a piatti di pesce e verdure (assicuratevi che si tratti di un olio ad uso alimentare e non cosmetico, essendo molto utilizzato in questo campo). Ha proprietà detossinanti e facoltà di abbassare i livelli del colesterolo, ma in cucina va usato con moderazione perchè altamente calorico. È ricco di acidi grassi, vitamine e sali minerali.

  • Olio di canapa: L'olio di semi di canapa è ricco di acidi grassi Omega-3 e Omega-6, dai quali vengono riconosciute proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, utili in caso di malanni influenzali. In cucina è ideale da utilizzare a crudo per condire zuppe o verdure.


  • Olio di semi di girasole: Questo olio è consigliato nelle diete destinate ad abbassare il livello di colesterolo, perchè contenente vitamina E, antiossidanti, acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi, utili per la salute del cuore. Ideale per fritture al posto dell'olio d'oliva classico. E' raccomandata la conservazione in frigorifero per evitarne l'irrancidimento.

  • Olio di semi di lino: I semi di lino sono conosciuti per le quantità di acidi grassi polinsaturi Omega-3 in essi contenuti.

In cucina questo tipo di olio è da conservare in frigorifero e da consumare preferibilmente in breve tempo, per evitarne l'ossidazione che avviene facilmente. Ponete attenzione infatti al tipo di lavorazione e alla certificazione biologica. Va consumato a crudo, ideale come condimento sulle insalate o verdure (attenti però al sapore forte e particolare).


  • Olio di semi di sesamo: Dal sapore delicato e dolciastro, questo olio è ideale per condire verdure, insalatone o falafel. Contiene vitamine e sali minerali, amminoacidi, acido oleico e linoleico. E' ideale per contrastare l'invecchiamento del sistema nervoso e viene solitamente usato nell'Ayurveda.

  • Olio di semi di zucca: Dai preziosi semi di zucca si ricava questo olio ricco di sali minerali, vitamine e acidi grassi essenziali. Utile in caso di disturbi della

menopausa e disturbi alla prostata, ha proprietà antiossidanti e protettrici della circolazione sanguigna. In cucina si può impiegare a crudo per insaporire insalate o piatti a base di uova. Ha un sapore particolare che ricorda vagamente quello delle nocciole.




  • Olio di arachidi: Questo tipo di olio viene solitamente utilizzato come ingrediente per preparare il burro d'arachidi o per friggere le pietanze. E' meno sensibile all'irrancidimento rispetto ad altri oli, quindi può essere conservato, una volta aperto, anche a temperatura ambiente in un luogo fresco e asciutto. I suoi punti forti sono la presenza di vitamina E, sali minerali, acido oleico e il basso contenuto di colesterolo.

  • Olio di mais: Si tratta di un olio facilmente reperibile in commercio e ideale per fritture, contenente vitamina E, betacarotene, acido linoleico e acido oleico. Ha una buona resistenza all'ossidazione come quello di arachidi, questo però dato dalla lavorazione chimica e dalla successiva raffinazione, fate quindi attenzione a non abusarne.


  • Olio di soia: L’olio che si ottiene dai semi della soia subisce, nella maggior parte dei casi, una lavorazione chimica, perciò in commercio la versione biologica è di difficile reperibilità. E' dotato di di acidi grassi polinsaturi, ma bisogna porre attenzione allo squilibrio tra Omega-3 e Omega-6, che potrebbe portare ad un'infiammazione dell'organismo, quindi non farne un uso spropositato. In cucina è spesso utilizzato nella dieta vegana come insaporitore, da usar però sempre a crudo.

Comments


Made with love

© 2018 Liz Manicardi

bottom of page